Chiara ci invita a cena

La nostra WIP Chiara Taverna ci invita a scoprire “I mille volti del cibo” edizione 2016, una tre giorni ricca di appuntamenti tra musica, cibo e convivialità.

Venerdì 18 novembre, alle ore 19.00 vi aspetta il concerto polifonico Polypop che inaugurerà la serata, nel gruppo sarà presente anche Elisabetta Benetti, tra le prime scelte per essere WIP.

Si proseguirà poi sabato 19 alle ore 15.00, presso Villa Burba, nella Sala delle Colonne con la Giornata della (mal)nutrizione: da un lato Fonte di Speranza ONLUS con il suo progetto di aiutare Padre Querzani ed il Centro Nutrizionale di Kadutu (R.D. del Congo), dall’altro seminari gratuiti e proiezioni, a cura di professionisti del settore, contro la malnutrizione occidentale dovuta agli eccessi della nostra realtà, ed allo star bene in generale. Al termine Merenda solidale e condivisa, ogni partecipante porterà un dolcetto tipico del proprio Paese d’origine (in collaborazione con la scuola media di via Tevere e i ragazzi delle Classi delle Prof. Clelia La Palomenta e Chiara Taverna

Alle 17.00 SolidarYoga  3° edizione, a cura delle Maestre Betty Saccardin ed Annabella Galleni, per chiudere alle 20.00 con la Cena  Solidale con l’ Associazione partner Vento di terra ONG, con rappresentanti delle istituzioni e prestigiosi ospiti internazionali. Presentazione rassegna “La pace migrante”, testimonial artistici ed un magico violino siriano.

Domenica 20 ore 15.00 nella Sala delle colonne appuntamento per i più piccoli con il Teatro dei burattini e animazione a cura di vento di Terra ONG (possibile coinvolgimento dei bambini delle scuole elementari di Rho).

Chiusura con il sorriso grazie agli artisti di Zelig Cabaret e piccolo rinfresco offerto dai volontari di Fonte di Speranza ONLUS, sempre presso la Sala delle Colonne.

Quest’anno la manifestazione si propone di raccogliere fondi per due progetti:

Centro nutrizionale di Kadutu (R.D. del Congo), uno dei primi traguardi di Padre Giovanni Querzani, missionario saveriano da 40 anni in Congo, e da ormai 13 anni amico di Fonte di Speranza ONLUS e del suo Presidente Diego Sportiello: un grande refettorio per sfamare i tantissimi bambini della baraccopoli di Kadutu a Bukavu (R.D. del Congo). Il centro funge anche da ambulatorio, centro per l’ascolto e rifugio per tante donne, mamme e bambini che scappano dalle zone di guerra.

Il centro offre 2 pasti al giorno per i bambini e latte in polvere per i lattanti. Inoltre il centro medico offre assistenza medica gratuita per tutti gli abitanti della baraccopoli. Le instabili condizioni socio-politiche del paese portano spesso all’aumento delle necessità alimentari e sanitarie, creando situazioni di vera e propria emergenza.

Diritti al Centro in collaborazione con Vento di Terra ONG, progetto è partito nel 2014 in Giordania,per migliorare le condizioni di vita dei rifugiati siriani stabiliti negli accampamenti informali nei Governatorati di Mafraq, Irbid e Barqa (Valle del Giordano). Proprio in questi giorni (agosto 2016) volontari sono in Giordania a monitorare la situazione e tenere rapporti con le famiglie dei ragazzi assistiti).

l progetto è volto a garantire standard minimi in termini di: accesso all’acqua potabile, abitabilità, accesso alle strutture sanitarie e scolastiche. Si particolare attenzione sarà dedicata ai bisogni dei minori presenti nei campi, garantendo loro un supporto di tipo educativo, didattico, e di socializzazione. Si tratta di mantenere un filo conduttore con l’esperienza precedente, in attesa che i minori possano rientrare nel circuito scolastico.

OBIETTIVO 5: coinvolgere 150 minori residenti in campi informali della Valle del Giordano in attività ludiche, didattiche ed educative di base.
I minori dei campi informali spesso non frequentano le scuole pubbliche e non godono di attenzione educativa. Molto diffusi sono i traumi psico-sociali dei minori dovuti alla guerra. I sintomi più diffusi sono agorafobia, difficoltà di socializzazione, enuresi notturna, insonnia, aggressività.

Nelle situazioni di estrema precarietà in cui si trovano a vivere è fondamentale offrire un supporto di tipo educativo, così che non interrompano per un periodo eccessivamente prolungato il contatto con la scuola, la dimensione dell’apprendimento e della socializzazione. Lo scopo è aiutare i minori, le famiglie e le comunità, ad alleviare anche dal punto di vista sociale e culturale lo stato di disagio. Fondamentale appare inoltre intervenire sul piano dell’identità culturale, mirando a consolidare la relazione con il paese di origine.