Ad Anna Prandoni il titolo “Wip Expo Edition”

Il premio Wip Expo Edition  è un “premio della critica”, un riconoscimento che abbiamo creato per identificare la WIP che ha maggiormente rappresentato il messaggio di Expo 2015: Nutrire il Pianeta. Abbiamo deciso di premiare ANNA PRANDONI, Ambassador di We Woman For Expo che con il suo slogan “Più cibo, meno food” ha sottolineato il rispetto e la responsabilità che anche noi consumatori non dobbiamo dimenticare nelle nostre scelte alimentari.

Conosciamo meglio Anna:

Anna Prandoni ha 40 anni e un marito molto paziente. Abita org24beb36ogliosamente a Busto Arsizio, nonostante il lavoro la porti spesso lontano. Mentre cercava di finire Scienze Politiche e scriveva per i giornali locali, ha incontrato La Cucina Italiana dove è rimasta per 15 meravigliosi anni, prima come direttore della Scuola, poi come Web Editor e infine come Direttore responsabile e Brand Director. Ispettore per la guida de L’Espresso, ha scritto itinerari golosi per le pagine lombarde del Corriere della sera. Oggi dirige l’Accademia Gualtiero Marchesi ed è la mente e il braccio (armato di forchetta!) del progetto digitale Unaricettalgiorno.it E’ Ambassador di WE-Women for Expo e insieme a due amiche ha fondato MilanoSecrets, magazine on line e libro-guida che racconta i luoghi insoliti del capoluogo lombardo. Dopo 36 libri di ricette editi in Italia, a novembre 2015 uscirà per Quarry books il suo primo libro di cucina italiana per bambini americani, in lingua inglese, ‘Let’s cook italian’. Non vive senza il suo amato twitter dove scrive come @panna975

La forza dell’impasto, la magia che sta dietro ad ogni lievitazione, il passaggio di stato quando si inforna e la meravigliosa gioia del primo morso, quando il pane è ancora caldo, credo rappresentino pienamente il significato della parola cibo, per me.

La ricetta di Anna

Ricetta Anna Prandoni
Il mio cibo della memoria è senz’altro il risotto:
lombarda da molte generazioni, sono cresciuta con il culto dei chicchi tostati nel burro e poi amalgamati da tanto brodo ‘buono’, fatto di carne e verdure. Entrambe le mie nonne, donne di grande fermezza e massaie nel senso più autentico del termine, erano maestre nell’arte del risotto e per poterlo portare a tavola erano disposte anche a
grandi sacrifici. Una delle due, nel periodo della guerra, ha fatto decine di chilometri in bicicletta per recuperare un prezioso sacchetto di riso e purtroppo, sulla strada del ritorno, è stata fermata e le è stato requisito dai tedeschi. Raccontava quest’episodio spesso, ogni volta con enorme dispiacere per il significato profondo che questo gesto le aveva lasciato nel cuore. Senza il suo riso, si sentiva deprivata del significato più profondo della sua esistenza di nutrice.
Il risotto che ho voluto al pranzo per il mio matrimonio è l’essenza di questa storia, con qualche tocco insolito mutuato dalla mia storia professiona le e gastronomica.Eccolo per voi e Buon appetito!
Riso mantecato al limone, zenzero e rosmarino
Ingredienti e dosi per 4 persone:
riso vialone nano g 300
scalogno 1
burro g 40
brodo di carne l 1
sale fino
buccia di limone biologico 1/2
zenzero secco due pizzichi
rosmarino 2 rametti
mascarpone 80 g
parmigiano 40 g
Procedimento:
Tritare e rosolare lo scalogno con il burro. Unire
il riso e far tostare per un minuto a fuoco vivace.
Bagnare con il brodo bollente e cuocere per 14 minu
ti circa. Se necessario salare.
Nel frattempo tritare il rosmarino e la buccia di 1
/2 limone.
Mantecare il riso con il mascarpone, il parmigiano,
il trito di aromi e lo zenzero.
Servire